Bella fresca, birra Messina bevuta con gli amici, non c'è di meglio!
TRATTO DAL LIBRO:La prima sorsata di birra e altri piccoli piaceri della vita
di Philippe Delerm
La prima sorsata di birra. E' l'unica che conta. Le
altre, sempre più lunghe, sempre più insignificanti, danno solo un
appesantimento tiepido, un'abbondanza sprecata. L'ultima, forse,
riacquista, con la delusione di finire, una parvenza di potere... ma la
prima sorsata! Comincia ben prima di averla inghiottita. Già sulle
labbra un oro spumeggiante, frescura amplificata dalla schiuma, poi
lentamente sul palato, beatitudine velata di amarezza. Come sembra
lunga, la prima sorsata. La beviamo subito, con un'avidità falsamente
istintiva. Di fatto, tutto sta scritto: la quantità, nè troppa nè troppo
poca, che è l'avvio ideale; il benessre imemdiato, sottolineato da un
sospiro, uno shcioccar della lingua, o un silenzio altrettanto
eloquente; la senzazione ingannevole di un piacere che sboccia
all'infinito... intanto, già lo sappiamo. Abbiamo preso il meglio.
Riappoggiamo il bicchiere, lo allontaniamo un pò sul sottobicchiere di
materiale assorbente. Assaporiamo il colore, finto mile, sole freddo.
Con tutto un riutale di circospezione e di attesa, vorremmo domonare il
miracolo appena avvenuto e già svanito. Leggiamo sodddisfatti sulla
parete di vetro il nome esatto della birra che avevamo chiesto.
Ma contenente e contenuto possono interrogarsi, rispondersi tra loro, niente si riprodurrà più. Ci piacerebbe conservare il segreto dell'oro puro e racchiuderlo in formule. Invece, davanti al tavolino bianco chiazzato di sole, l'alchimista geloso salva solo le apparenze e beve sempr epiù birra ocn senmpre meno gioia. E' un piacere amaro: si beve per dimenticare la prima sorsata.
Ma contenente e contenuto possono interrogarsi, rispondersi tra loro, niente si riprodurrà più. Ci piacerebbe conservare il segreto dell'oro puro e racchiuderlo in formule. Invece, davanti al tavolino bianco chiazzato di sole, l'alchimista geloso salva solo le apparenze e beve sempr epiù birra ocn senmpre meno gioia. E' un piacere amaro: si beve per dimenticare la prima sorsata.
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